By Ivo Quartiroli
Ovunque nel mondo, quando usiamo net, facciamo click on a miliardi sulle stesse icone, in una vera e propria globalizzazione delle menti. l. a. nostra cultura, che considera i miracoli come una prova dell’esistenza di Dio, ha già creato in passato tecnologie che hanno qualcosa di prodigioso e di divino: web non è che l’ultimo di questi messia. Oggi confondiamo l. a. libertà con l. a. trasmissione di gigabyte. l. a. rete e i social media hanno ormai fatto irruzione nelle nostre vite, promettendo di appagare il nostro bisogno più profondo di comunicazione, di conoscenza e di creatività, giungendo a toccare los angeles nostra natura più intima, modificando los angeles nostra sessualità. in keeping with molti, l. a. tecnologia digitale si è già sostituita alla ricerca della verità e dell’amore, i due motori più potenti dell’essere umano. Ma se non riusciremo a radicare saldamente questi mezzi di comunicazione nel profondo delle nostre qualità umane – nell’esperienza e nella ricerca interiore – saremo ancora più vulnerabili e mostreremo ancora di più tutta los angeles nostra fragilità.
Ivo Quartiroli utilizza materiali provenienti da campi tra loro distanti, dai media experiences alla psicologia alla spiritualità, according to comprendere gli effetti sulla nostra mente e sulla nostra vita di questo gigantesco flusso di informazioni che chiamiamo web, che è certamente in grado di connettere tra loro gli uomini, ma è capace anche di a ways perdere il contatto con los angeles realtà e con los angeles fisicità dei corpi. net e l’Io diviso offre una prospettiva del tutto inedita, che arricchisce e approfondisce l. a. teoria dei media, includendovi l’aspetto spirituale, troppo spesso trascurato in questo settore.
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Web Rehab: How to give up your Internet addiction without giving up the Internet
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Speedy ein Viertel aller EuropäerInnen über 15 Jahren übt ein freiwilliges Engagement aus. In Deutschland ist es sogar mehr als ein Drittel. Das Thema ist in den letzten Jahren verstärkt in der Öffentlichkeit präsent: sei es in Print-, Radio- und TV-Beiträgen oder anlässlich von Preisverleihungen an Ehrenamtliche.
Internet Co-Regulation: European Law, Regulatory Governance and Legitimacy in Cyberspace
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La mia propensione per le imprese impossibili invece non è mai cambiata. Visto che mi piaceva suonare la chitarra, inventai un programma per creare accordi e melodie. Poi, nel tentativo di carpire i segreti di chitarristi come Jimi Hendrix o Carlos Santana, ne traducevo le improvvisazioni in formato digitale. Pensavo che, dopo tutto, anche le scale musicali hanno una struttura matematica; così se fossi riuscito a decodificare e a scomporre le loro creazioni, il mio software avrebbe ideato melodie straordinarie che avrei poi potuto riprodurre con la chitarra.
Rimanere nell’ignoto mette a disagio la mente, eppure è questo il modo migliore per agganciare l’oggetto della ricerca al nostro vuoto interiore. Da questo passo può scaturire una maggior consapevolezza. Al contrario, lo scopo di gran parte dell’industria web è quello di essere incisiva, di fornire informazioni rapide – cosa di per sé nient’affatto negativa, ma anche una minaccia per il nostro desiderio di ricerca, che ne esce di fatto indebolito. Dato che le imprese impossibili non pagavano, ho iniziato a sviluppare software più pratici e a scrivere su temi di informatica.
Con tale premessa, ogni ricerca volta all’intimo, al filosofico o all’etico risulta senza valore. Quel che non è calcolabile, statisticamente coerente o scientificamente dimostrabile viene relegata a semplice «opinione», lungi dall’essere vera. Benvenuti a Technopoly, come l’ha definita Neil Postman. Affermazioni quali «non è un approccio scientifico» oppure «non abbiamo dati sufficienti» sono le tipiche difese a cui ricorrono i fautori della tecnologia per controbattere alle critiche o alle espressioni preoccupate.
